La Lovepedal è una piccola ditta americana che fabbrica stompboxes per chitarristi. E' uno di quei tanti shops che incorporano la mentalità boutique con la produzione su scala più larga. Recentemente ha immesso sul mercato una serie di pedali "pedalboard-friendly" dalle dimensioni compatte, la costruzione robusta ed il suono convincentissimo.
Questo pedale stà in una mano, ha le dimensioni di un pacchetto di sigarette tagliato in due longitudinalmente. E' dotato di uno switch, una manopola, un led, uno chassis viola (che in inglese si dice Purple.....) ed un trimmer interno.
Lo chassis, resistente, ospita jack di ingresso e di uscita più alimentazione (non và a batterie, ma se comprate questo coso lo userete in pedaliera e non avrete di certo pedali a batteria!).
Lo switch è di tipo momentary, non fà quindi "click" ed è silenziosissimo.
Il led pulsa in base alla velocità dell'effetto.
La manopola chicken-knob regola la velocità dell'effetto, da molto lento ed etereo a velocissimo e pazzo, ma sempre in un range molto "musicale" senza esagerazioni inutilizzabili.
Il trimmer interno dovrebbe regolare la quantità di effetto, diciamo il mix/dry del segnale. Io lo interpreto più come un "bios" interno: a seconda di come viene girato, si ha una esaltazione delle alte o delle basse frequenze.
Appena trovato lo "sweet spot", quel punto in cui il suono ci convince (no, non è il punto G....) consiglio di lasciare stare tutto, chiudere e cominciare a gioìre:
Il Pickle Vibe è una emulazione molto più che convincente dell'UniVibe.
Quello che gli ammaragani chiamano "low-end throab" ovvero.... eh... spiegarlo è un casino... il suono liquido sulle basse, che trasforma il suono della chitarra in un mostro rotolante!
Consiglio vivamente di mettere un overdrive DOPO il Pickle Vibe, magari con una saturazione non troppo accentuata, e sarete baciati da un suono enorme, che pare avere vita propria.
Il Pickle Vibe occupa metà dello spazio di un normale pedale, è semplice e senza fronzoli, ma l'emulazione univibe non ha nulla da invidiare a marche più blasonate, pedali più costosi e ingombranti.