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Truss rod: come regolarlo in modo ottimale

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  • Pubblicato il 11 apr 2024

Inventato dalla Gibson nel 1948, il truss rod è un dispositivo meccanico per la regolazione del manico. Ormai adottato universalmente su chitarre elettriche e acustiche, lo ritroviamo sempre più spesso anche su strumenti con corde in nylon.

 

E’ realizzato in diverse forgie e tipologie, ma la sua funzione è in definitiva sempre la stessa, come di seguito andiamo a vedere.

 

A cosa serve il truss rod?

 

Le corde della chitarra esercitano una trazione del manico, sottoponendolo ad uno stress simile a quello che esercita la corda di un arco che, posta in tensione, tende a flettere quest’ultimo.

 

Nella chitarra, le corde esercitano un tiraggio che oscilla - a seconda dei materiali e dello spessore - dai quaranta fino ai quasi cento chilogrammi, con l’effetto di rendere il manico tendenzialmente concavo.

 

Le deformazioni del manico devono quindi essere bilanciate da un sistema che al contempo sia di rinforzo e di contrasto al tiraggio delle corde.

 

Un manico concavo, infatti, determina un disallineamento dei tasti della chitarra che presenterà corde “troppo basse” ai primi e agli ultimi tasti ma alte al centro tastiera; questa condizione è riconoscibile per corde che frustano - sino addirittura allo stopparsi - nella zona centrale, tipicamente dal terzo all’ottavo tasto.

 

Di contro un manico convesso presenterà rumorosità indesiderate, sino agli estremi dello stop delle corde, ad inizio tastiera con una migliore suonabilità nella zona centrale.

 

Come funziona il truss rod?

 

Il truss rod è una semplice barra in acciaio - di regola di sezione tonda - adagiata in una scalanatura fresata longitudinalmente nel legno del manico per quasi tutta la sua lunghezza. E’ situata al di sotto della tastiera che funge da “chiusura” del dispositivo.

 

Questa barra è vincolata ad un capo tramite un lamierino saldato trasversalmente in una tipica forma a “T” che, incassata nel legno e vincolata dall’occlusione della tastiera, si oppone alla rotazione ed allo sfilamento dell’asta.

 

L’altro capo della barra è filettato ed è attraversa una rondella, anch’essa incassata in una apposita fresatura del manico, che funge da passante. In testa alla filettatura è posto un dado di serraggio che avvitato (girato in senso orario) va a battuta sulla rondella e che, man mano si procede al suo serraggio, esercita una forza sulla barra. Quest’ultima, come visto, non potendo girare o sfilarsi, tende a torcersi, determinando una curvatura che imprime all’intero manico una deformazione di contrasto al tiraggio delle corde. Nel caso di manici convessi sarà sufficiente svitare il nostro dado in modo che la trazione delle corde compensi la convessità.

 

Esistono, infine, aste tiranti dette “biflex” che lavorano attivamente per entrambi i tipi di curvatura.

 

Come si regola il truss rod?

 

Sebbene sia sempre preferibile rivolgersi ad un liutaio per il set up del proprio strumento, con un pò di esperienza risulterà semplice regolare il truss rod. Vediamo come:

  1. accorda con precisione la chitarra
  2. imbraccia la chitarra come un fucile, sia dal lato della cassa che dal lato della paletta ed osserva la tastiera, sia al centro che sugli spigoli dei tasti (sia dal lato dei bassi che dei cantini). Questa osservazione ti consentirà di rilevare le più evidenti deformazioni, ovvero se la tastiera è concava o convessa
  3. imbraccia la chitarra da seduto come dovessi suonarla e schiaccia il Mi basso al primo tasto con l’indice della mano sinistra e al dodicesimo (per le acustiche) o al quattordicesimo/sedicesimo (per le elettriche) con il mignolo della mano destra. Utilizza l’indice della mano destra per schiacciare il Mi basso nei vari punti del segmento di corda “selezionato” e verifica se esista una luce oppure se la corda sia completamente adagiata sui tasti. Ripeti l’operazione anche con le altre corde, specie con il Mi cantino.
  4. per semplificare quest’operazione, colloca un capotasto al primo tasto ed utilizza la mano destra per schiacciare le singole corde al dodicesimo o al quattordicesimo tasto come visto prima; in questo modo avrai la mano sinistra libera per verificare se le corde hanno una luce (una certa altezza) sui tasti centrali (manico concavo) o si schiacceranno completamente su questa porzione di manico (manico convesso).
  5. individua il dado di regolazione (di regola alla paletta dello strumento o alla base del manico nella zona di congiuntura alla cassa): avvitalo se il manico è concavo, svitalo se è convesso. Procedi con cautela - per quarti di giro - e verifica di continuo i punti 2, 3 e 4. Ricorda di tenere la chitarra sempre accordata nel corso delle verifiche.

 

Raccomandazioni

 

  1. Utilizza chiavini o brugole adatte, preferendo quelle eventualmente fornite in dotazione con la chitarra. A seconda del produttore, infatti, potrai imbatterti in dadi di serraggio metrici o in pollici. L’utilizzo di chiavi errate rovinerà irrimediabilmente la testa del dado o l’incavo della brugola.
  2. Evita assolutamente forzature nel serraggio dell’asta tirante: spanare la filettatura del truss rod comporterà un intervento del liutaio invasivo e costoso.
  3. Se il manico resta convesso ma l’asta tirante è completamente svitata, rivolgiti necessariamente ad un liutaio che dovrà agire sulla rettifica dei tasti o, nei casi più gravi, della tastiera.

 

La regolazione ottimale del truss rod

 

Un manico perfettamente dritto mal si concilia con la fisica di una corda in movimento. La fisica ci insegna che un corpo elastico, vincolato alle sue estremità e a cui viene applicata una forza, la restituisce sotto forma di oscillazione che si esaurisce nel tempo allorché la resistenza meccanica del corpo stesso si oppone e vince la forza applicata.

 

Osservando le nostre corde vibrare noteremo che l’ampiezza di oscillazione sarà massima al suo centro (quindi in corrispondenza del dodicesimo tasto) e minima in prossimità delle zone vincolate (capotasto e ponte).

 

Ne deriva che un manico perfetto, al di là di altri difetti della tastiera o nella posa dei tasti, dovrebbe presentare una naturale lieve concavità.

 

Nel regolare il nostro truss rod e schiacciando le corde come descritto, ci assicureremo che nella zona centrale della tastiera (mediamente fra il terzo e l’ottavo tasto) le corde abbiano una impercettibile luce (c.d. relief) nell’ordine di un quarto di millimetro (0,25 mm). Un trucco consiste nel porre sotto questa “luce” una corda per chitarra elettrica da 0,10 che dovrà passare senza eccessiva tolleranza. 

 

Fatta questa regolazione, dobbiamo necessariamente affidarci al nostro orecchio, suonando la nostra chitarra nelle varie zone della tastiera. Eventuali ritocchi del truss rod potremo farli empiricamente col lievi regolazioni del suo dado, alla ricerca del miglior rapporto fra suonabilità e rumorosità dello strumento.