Se la pedaliera sembra crescere a dismisura a furia di aggiungere chorus e phaser in catena, se giocherellare con le manopole a ogni nuovo brano comincia a diventare un problema, la risposta alle preghiere del chitarrista sull'orlo di una crisi di nervi potrebbe essere un unico dispositivo dotato di un core potente, una memoria capiente, parametri personalizzabili al massimo e versatilità MIDI. Strymon propone la sua soluzione con il Mobius.
Quando si parla di digitale legato all'effettistica per le sei corde, è cosa comune nonché lecita prendere sempre tutto con le pinze, procedere coi piedi di piombo e valutare attentamente ogni dettaglio. Tuttavia bisogna ammettere che i multieffetti hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni e i processori digitali hanno ormai ben poco da invidiare al buon vecchio analogico. Se, da una parte, si criticano i computer per l'incapacità (reale o presunta) di restituire quegli overdrive e distorsioni valvolari tanto care al chitarrista, dall'altra sembra che le modulazioni non abbiano più segreti neanche quando tradotte in codice binario.
Non è raro scoprire effetti d'ambiente e modulazioni di natura digitale all'interno di rig rigorosamente analogici, anche appartenenti a chitarristi affermati. L'organicità raggiunta da certi processori è tale da non far rimpiangere i circuiti delle decadi passate, anzi diversi prodotti riescono a superarli in versatilità e fedeltà sonora, dando suoni brillanti, non degradati dalla catena analogica e controllabili in totale libertà grazie a intuitivi software programmabili e utili interfacce MIDI. Il Mobius sembra avere questo e molto altro ancora.
L'ultimo nato sotto il marchio Strymon è uno stompbox per chitarra che include la bellezza di dodici effetti di modulazione personalizzabili e memorizzabili in 200 preset che l'utente può richiamare attraverso i gli switch heavy duty disposti sull'ampio pannello blu o controllare anche via MIDI grazie alle porte sul dorso del pedale. Grazie a tale compatibilità, tutti i parametri dei preset sono personalizzabili mediante il protocollo e gli effetti possono essere sincronizzati con apparecchi esterni basati sulla stessa tecnologia. La possibilità di connettere un tap tempo esterno (sostitutivo a quello già presente sullo chassis) o un pedale d'espressione in grado di controllare qualunque parametro o combinazione di parametri prevista dai singoli effetti rende i suoni altamente malleabili.